L’Afm (Azienda Faunistica Marche) è un’Azienda giovane, creata e gestita da giovani, che alleva cacciagione, soprattutto per il ripopolamento (fagiani, starne, coturnici e quaglie). La nostra quaglia da volo è particolarmente apprezzata da cacciatori, gestori di quagliodromi e campi di addestramento per la sua spiccata attitudine al volo e per la capacità di mimetizzarsi nell’ambiente.
La quaglia, come rivela anche il nome scientifico (coturnix coturnix) ha una forma simile alla pernice. E’ però molto più piccola, un corpo raccolto, la testa tondeggiante, becco breve e un po’ ricurvo, coda corta, piumaggio molto mimetico. Il richiamo del maschio (emesso anche di notte) consente di rilevarne la presenza in natura.
Ha un’indole solitaria e si riunisce in branco per la migrazione che avviene per lo più di notte. E’ un’ottima pedinatrice, ha un volto rettilineo, a poca altezza da terra, con rapidi battiti d’ala e raramente di lunga durata. Solo durante la migrazione compie lunghi tratti a velocità relativamente sostenuta (circa 70 km orari). E’ attiva prevalentemente di giorno, mentre di notte si nasconde nelle depressioni del terreno riparate dal vento.
Vive in zone aperte con bassa vegetazione, come steppe, praterie incolte, campi coltivati a frumento, segale, miglio e foraggere (erba medica e trifoglio). Si ciba prevalentemente di sostanze vegetali; in primavera predilige anche insetti e piccoli invertebrati.
E’ ritenuta specie poligama, anche se alcuni esperti la considerano monogama. I maschi difendono il territorio da eventuali contendenti. La femmina ha il compito di incubare le uova e di allevare i piccoli. Il nido è fatto in una piccola cavità del terreno rivestita di erbe e nascosta tra la vegetazione. I pulcini sono in grado di abbandonare il nido dopo poche ore dalla nascita e dopo tre settimane sono già discreti volatori. Hanno però bisogno della protezione della madre per altre sei o sette settimane per cui la famiglia resta unita fino all’autunno.
La quaglia è diffusa in tutta Europa. In Italia è fortemente in diminuzione soprattutto a causa della trasformazione delle zone incolte, dall’adozione di tecniche agricole specializzate e dal massiccio impiego dei pesticidi.
I quagliodromi L’Afm
serve i più importanti quagliodromi e campi di addestramento della provincia e, in parte, della regione. Alcuni considerano questo genere di attività un surrogato della caccia. In realtà è una attività che consente di tenere in allenamento fisico e mentale cacciatori e cani. Si riesce in questo modo ad accompagnare il periodo di caccia chiusa, mantenendo accesa la fiammella della passione venatoria. Ed è anche il sistema migliore per preparare adeguatamente i cani in vista dell’apertura ufficiale della stagione venatoria. Nell’habitat in cui vive la quaglia il cane riesce e sviluppare e affinare l’olfatto. Inoltre i quagliodromi svolgono anche la funzione di ripopolamento perché quasi tutte le gare si svolgono senza sparo e di conseguenza le quaglie restano nell’ambiente dove nidificano e si riproducono.